Stanza di Ames 3D, pagina abbinata all'articolo scientifico della rivista italian journal of special education for inclusion


Come la stampa 3D della Stanza di Ames può favorire il cambio di prospettiva visuo-spaziale nei discenti e nei docenti

Todino, M.D., Campitiello, L., Di Tore, S.

Dottore di Ricerca, Michele Domenico Todino, Università degli Studi del Sannio di Benevento, micheledomenico.todino@unisannio.it; laureato in Ingegneria informatica presso il Politecnico di Milano, dal 2019 è Membro del Comitato Scientifico del progetto di ricerca internazionale “Empathic” (www.empathic.fr).

Dottoranda di Ricerca, Lucia Campitiello, Università degli Studi di Salerno, lcampitiello@unisa.it; è Dottoranda di Ricerca in Scienze Corporeità didattiche, Tecnologie e inclusione presso l’Università degli Studi di Salerno (S.S.D. M-PED/03); svolge i suoi studi relativamente alle tecnologie didattiche tramite l’uso della stampa 3D.

Ricercatore e Coordinatore Scientifico, Stefano Di Tore, Università degli Studi di Salerno, sditore@unisa.it; da diversi anni conduce ricerche relative alle tecnologie didattiche volte a favorire lo sviluppo delle competenze di lettura, scrittura e calcolo nella scuola primaria. Dal 2018 è Membro del Comitato Scientifico del progetto di ricerca internazionale “Empathic” (www.empathic.fr).

Abstract
Il legame tra punto di vista egocentrico, eterocentrico e allocentrico è strettamente connesso con la didattica inclusiva; infatti i docenti che osservano gli studenti nell’aula, in modo egocentrico tengono conto del punto di vista d’ognuno per favorire l’azione didattica. In tal modo l’insegnante può utilizzare meglio lo spazio a sua disposizione e gli studenti possono apprendere favorendo un proprio stile d’apprendimento personale che tenga conto del corpo nello spazio classe. A tal riguardo è stata presa in considerazione la dimostrazione della stanza distorta di Ames, noto esperimento della psicologia New Look, che favorisce la riflessione sul cambio di prospettiva. In questo lavoro la stanza di Ames è stata prototipata per la stampa 3D e il file è stato reso disponibile online in un’ottica open source per proporre alle scuole primarie un’esercitazione che coinvolga docenti e discenti. Scopo dell’esercizio è quello di ridurre, negli insegnanti e negli alunni, alcuni preconcetti percettivi tipici della natura umana e dimostrare che il punto di vista di ognuno è differente a seconda che lo stesso fenomeno si guardi da una prospettiva o da un’altra. Il prototipo sarà consegnato all’istituto Morlacchi di Perugia affinché si possa portare a termine una prima sperimentazione presso questa scuola primaria e i dati raccolti saranno analizzati per perfezionare una sperimentazione su più vasta scala.

Keywords: Stanza di Ames, stampa 3D, perspective taking, open source, didattica inclusiva.

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